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SE ESISTESSE UN MULTI-UNIVERSO?

  • a cura di Vincenzo Cirillo
  • 19 gen 2018
  • Tempo di lettura: 7 min

Prima di scoprire come possa esistere una Teoria sul Multi-universo ci occuperemo , prima di tutto , sul concetto di Universo e , in particolar modo , della infinita grandezza dello stesso,della sua espansione e dei corpi cui ingloba .

La terra appartiene al sistema solare . Il sistema solare comprende 8 corpi o pianeti maggiori (escludendo Plutone troppo piccolo per essere riconosciuto come pianeta ) ruotare con un periodo di rivoluzione definito intorno alla stella madre.

La terra dista dal sole circa 150 Milioni di Km mentre Nettuno , l'ultimo pianeta del nostro sistema solare , dista 4,5 Miliardi di km . Per la nostra realtà quotidiana sono cifre enormi !

Ma basti pensare che il nostro sistema solare equivarrebbe ad un granello di sabbia di una lunghissima spiaggia . Esso fa parte della via lattea , la nostra galassia , e , più precisamente , ad uno dei bracci della nostra galassia a spirale barrata .

-  il puntino giallo indica dove ci troviamo in relazione alla nostra galassia.

Un esempio visivo mostra la posizione in cui di trova io nostro sistema solare .

Nel centro della nostra galassia la foto mostra una fonte di luminosità .Esso si trova nel cielo in direzione della costellazione del Sagittario a circa 27'000 anni-luce da noi ; questo significa che , se noi partissimo dalla terra ad una velocità prossima a quella della luce (300'000 km/s) per raggiungere il centro della nostra galassia , arriveremo tra 27'000 anni . Relativamente troppo distante per la nostra realtà quotidiana !!!

Però , basti pensare che la nostra galassia è una delle tante del nostro Universo per comprende come tali distanze risultino piccole in confronto all'immensità dell'universo . La galassia più vicina alla nostra è quella M31 comunemente detta galassia di " Andromeda " distante da noi circa 3,2 Milioni di anni-luce !!!

Ma nell'universo ci sono anche altri corpi come le pulsar , i quasar , supernove giganti e buchi neri .

L'oggetto più lontano da noi mai osservato prima è un lampo gamma proveniente dalla galassia MACS 1149-JD in direzione della costellazione del Leone . Esso dista da noi circa 13,2 Miliardi di anni luce . Considerando che il nostro Universo si sia formato , secondo la teoria del big-bang, circa 13,7 Miliardi di anni fa , sembra logico che quanto vediamo è ciò che c'era all'alba del nostro Universo quando il cosmo era giovanissimo e nelle sue prime fasi di formazione. La luce che è arrivata a noi adesso, infatti, è partita da questa galassia soltanto 490 milioni dopo il Big bang.

Per rendere l'idea , questa foto mostra la luce della galassia evidenziata vista da noi quando emetteva la stessa luce 13,2 miliardi di anni fa e tale luce ha attraversato lo spazio per il tempo definito in precedenza prima di arrivare a noi .

Sperando che questo preambolo vi abbia fatto capire , almeno sommariamente , della infinita realtà in cui si trova l'uomo , vorrei citare Edwin Hubble.

Hubble , nato nel 1889 , è stato uno studioso ed astronomo statunitense ed è noto particolarmente per la legge data in suo nome sviluppata dagli studi fatti sul cercare di misurare le distanze delle galassie tramite lo spettro visibile ,ossia la parte di spettro elettromagnetico in cui la luce cade tra il rosso ed il blu visibile al nostro occhi .Il fisico notò che la luce delle galassie più lontane a noi cadevano nel rosso dello spettro mentre quelle più vicine a noi cadevano nel violaceo e nel blu .Inoltre si rese conto che più la galassia era lontana e più la luce pronunciava lo spostamento verso il rosso.Da ciò Hubble stimò il tasso di espansione del nostro Universo da allora chiamata costante di Hubble, in 500 km al secondo per megaparsec (1 megaparsec = 3.262.000 anni luce). Il suo valore, continuamente rivisto negli anni con il perfezionamento delle strumentazioni, e soprattutto grazie al Hubble Space Telescope, oggi è stimato attorno ai 70 km/s per megaparsec.

Bene ! Il nostro universo si espande ad un ritmo di 70 chilometri al secondo e più si espande più le galassie si allontanano le une dalle altre come se disegnassimo su un palloncino sgonfio dei puntini con il pennarello e , successivamente , gonfiassimo lo stesso palloncino . Noteremo sicuramente l'allontanarsi dei puntini gli uni dagli altri . Ciò che sta accadendo nella realtà è lo stesso.

Questa immagine rende l'idea di come le galassie si allontanano le une dalle altre in conseguenza dell'espansione dell'universo.

Ora , miei cari lettori , arriviamo direttamente al tema di questo discorso: il Multi-Universo o meglio ancora le diverse Teorie secondo le quali potrebbero esistere più universi collegati secondo "reti di bolle" di più universi.

Tali teoria postulano l'esistenza di più universi fuori la nostra realtà di spazio e di tempo spesso denominate dimensioni Parallele .

Come affermato in precedenza esistono più teorie sul multi-universo ; preciso di elencare le sintesi prese come spunto dai migliori fisici elencando nulla di nuovo che i suddetti hanno divulgato .

Vediamo insieme le migliori teorie :

Multiverso patchwork

Se lo spazio fosse infinito questo genererebbe una ripetizione infinita di tutte le possibili combinazioni che il nostro universo, o meglio quella zona di spazio che ci circonda, potrebbe avere, generando infiniti mondi paralleli. Se potessimo viaggiare in questo infinito spazio incontreremmo infiniti universi uguali identici al nostro, infiniti leggermente diversi, infiniti totalmente diversi, e così via.

Però con questi mondi ci sarebbe un’ impossibilità a comunicare, visto che nulla può viaggiare oltre la velocità della luce, superata la zona di spazio che la luce può aver percorso da quando esiste l’universo, non potremmo aver nulla a che a fare con tutto ciò che risiede oltre questa zona.

Multiverso inflazionario

La teoria inflazionaria prevede che l’iniziale espansione dell’universo dopo il Big Bang sia stata causata da una gravità negativa generata da un particolare campo:l’inflatone.

La teoria prevede che quello che noi chiamiamo universo sarebbe solo una di tante bolle di un rete di “universi bolla”. Queste bolle sarebbero regolate dalle stesse leggi fisiche, ma potrebbe cambiare da una all’altra il campo di Higgs e di conseguenza la massa delle particelle elementari.

Un particolare interessante è che queste bolle viste dall’esterno apparirebbero finite, ma dall’interno infinite, quindi questa teoria sarebbe compatibile anche con il multiverso patchwork.

Multiverso a brane

La teoria delle stringhe prevede l’esistenza di undici dimensioni (dieci spaziali e una temporale).

Tutto ciò che ci circonda sarebbe formato da microscopiche stringhe, ma quest’ultime sarebbero brane in una dimensione, ma esisterebbero anche brane in tutte le altre dimensioni. Queste brane potrebbero diventare grandi fino ad occupare tutto lo spazio che ci circonda, ecco che noi vivremmo su una brana in tre dimensioni. Nulla può lasciare la propria brana in quanto le stringhe sarebbero “fissate” alla brana in cui si trovano, ad eccezione dei gravitoni.

Questo genera una visione di mondi-brana, ovvero il nostro universo risiede in una brana tridimensionale ma nello spazio a più dimensioni ci sarebbero tante altre brane, in ognuna delle quali ci sarebbe un universo parallelo.

Multiverso ciclico

Sempre secondo la teoria delle stringhe i mondi brana si possono “scontrare” e da questi scontri si possono manifestare in inizi simili al Big Bang. Quindi da questi fenomeni si genererebbero universi paralleli nel tempo, esistiti prima di noi o che esisteranno in futuro e per questo chiamati ciclici. Ne deriva anche il fatto che che questa ciclicità potrebbe esistere da sempre e per sempre eliminando il dilemma dell’origine e della fine di tutte le cose.

Multiverso paesaggio

Attualmente l’espansione dell’universo sta accelerando e questa accelerazione deriverebbe da quella che è stata chiamata costante cosmologica, ovvero lo spazio è permeato da una certa quantità di energia oscura, un’energia di cui per adesso non sappiamo molto. Il perché la costante cosmologica abbia proprio il valore che ha è una questione a cui è molto difficile rispondere. Ma applicando il principio antropico tutto diventa più semplice e la spiegazione alla domanda precedente diventa banale: ovvero noi siamo solo uno dei tanti universi in ognuno dei quali il valore della costante cosmologica cambia.

Questo insieme di universi deriva dalla combinazione della cosmologia inflazionaria e con la teoria delle stringhe, in cui le molte forme diverse delle dimensioni extra della teoria delle stringhe danno origine a molti universi-bolla differenti. A differenza del multiverso inflazionario, qui ogni bolla può contenere altre bolle e così via, ecco perché viene chiamato multiverso paesaggio.

Multiverso quantistico

In meccanica quantistica le particelle vengono descritte attraverso l’equazione di Schrodinger che restituisce la probabilità con cui una particella si può trovare in un luogo piuttosto che in un altro, semplificando molto. E’ un concetto particolare per la nostra esperienza quotidiana, parlare di probabilità e non di certezze risulta strano, però usando la meccanica quantistica le cose funzionano così.

Quando una particella viene osservata, l’equazione d’onda “decade” e la posizione della particella non è più descritta da una probabilità, ma diventa certa.

Matematicamente la soluzione è precisa, ma a livello di realtà può essere spiegata con il fatto che nel nostro mondo la particella si trova in un determinato punto, in altri mondi si sono invece verificate le altre posizioni previste dall’equazione di Schrodinger e quindi la particella si trova in altri punti. Quindi si “creano”, o meglio esistono, più universi quantistici in ognuno dei quali la funzione d’onda decade in modo diverso.

Multiverso olografico

Attraverso lo studio dei buchi neri si è scoperto che l’entropia, in generale l’informazione, di un buco nero è proporzionale alla superficie dell’orizzonte degli eventi (espressa in lunghezze di Planck al quadrato), la cosa interessante è che non è proporzionale ad un volume, ma ad una superficie.

Da questo deriva il principio olografico, ovvero una visione secondo la quale il nostro universo sarebbe una proiezione di qualcosa che sta su una superficie di confine, un universo parallelo fisicamente equivalente.

Multiverso simulato

Nel futuro i progressi della tecnologia potrebbero permettere di creare dei computer in grado di simulare un intero universo come il nostro. Per adesso non sappiamo se saremo in grado di farlo, non tanto per la tecnologia necessaria, ma perché non sappiamo ancora se un essere senziente dotato di coscienza possa essere creato e simulato da un computer.

Se mai sarà possibile, nell’universo simulato gli umani simulati potrebbero a loro volta creare degli universi simulati e così via. Ma allora viene spontaneo domandarsi se anche noi siamo frutto di una simulazione di un altro universo. Una domanda a cui, almeno per adesso, è difficile dare una risposta.

Multiverso estremo

Questa categoria è la più filosofica e la meno scientifica.

Deriva dal principio di fecondità che afferma che ogni universo possibile è reale.

Questa visione di multiverso concretizza tutte le possibili equazioni matematiche, e contiene tutte le categorie precedenti. Inoltre con questa visione si evita il perché noi occupiamo un posto speciale in tutto ciò che esiste, perché in questo caso il nostro universo non avrebbe niente di speciale, sarebbe solo uno di tutti i possibili.

Queste , sottolineo sono solo teorie elaborate su anni di studi , ma ci fanno capire che magari ci può essere realmente un multiuniverso . Il futuro, per le ricerche , si auspica ricco di novità e scoperte , non ci resta che sperare nella ricerca della verità dell'esistenza o quantomeno capire sempre meglio come è fatto l' Universo .


 
 
 

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